(Reuters Health) – Pochi nuovi farmaci, preoccupazioni sulla qualità dei dati e standard normativi in ritardo. Sono questi i motivi per cui Novartis, al momento, non prevede grosse manovre in ambito M&A.
A dichiararlo è stato il CEO dell’azienda svizzera, Vas Narasimhan, nel corso di un evento con gli investitori che si è svolto a Boston.
Secondo Narasimhan, le imminenti riforme strutturali in Cina, comprese quelle che riguarderanno i farmaci, libereranno fino a 30 miliardi di dollari, mentre il mercato locale si sta spostando verso i generici di compagnie internazionali.
E il CEO vorrebbe che la Cina diventasse il secondo più ampio mercato per Novartis dopo gli USA.
Parlando agli investitori, Narasimhan ha sottolineato che molte aziende cinesi si concentrano su farmaci realizzati altrove, tra cui immunoterapie per il cancro come gli anti-PD-1, gli anticorpi monoclonali e le terapie cellulari CAR-T come Kymriah.
Novartis ha attualmente 14 farmaci commercializzati in Cina, compresi alcuni blockbuster come Cosentyx.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)