In arabo, la parola athira significa ‘una forza’ o ‘un’energia’, che secondo l’azienda M3 Biotechnology – che ha scelto di cambiare nome proprio in Athira Pharma – rappresenta quella qualità che la società sta infondendo nello sviluppo di terapie rigenerative per Alzheimer, Parkinson e sclerosi multipla.
L’attività scientifica dell’azienda, con sede a Seattle, ha l’obiettivo ripristinare le connessioni neuronali perse nel cervello o di stimolare la crescita di nuove con la small molecule NDX-1017, attualmente in fase precoce di sperimentazioni sull’uomo nel trattamento di Alzheimer, demenza o lieve deficit cognitivo.
Entro la fine di quest’anno, inoltre, l’azienda spera di entrare nel trial clinico di fase II, mentre i risultati preliminari del trial di fase I in corso saranno presentati durante un incontro scientificoa metà anno.
Negli studi preclinici, la molecola ha mostrato una buona capacità di costruire nuove connessioni tra i neuroni su modelli animali. Questa capacità rappresenterebbe un approccio diverso rispetto a quelli studiati finora, che mirano a ridurre le placche mieloidi nel cervello e che hanno conosciuto diversi fallimenti negli ultimi anni, con l’ultimo segnato da aducanumab, di Biogen ed Eisai, che si è arenato alla fase III di sperimentazione.