Artios Pharma, azienda biotech con sede a Cambridge, nel Regno Unito, e specializzata nella ricerca di antitumorali che interagiscono con i sistemi di risposta al danno del DNA, ha nominato Ian Smith nuovo Chief Medical Officer.
Smith, che gestirà il lavoro di ricerca & sviluppo, arriva da Eli Lilly, dove, come senior medical director, ha lavorato nel settore R&S in oncologia.
Prima di Eli Lilly, Smith è stato otto anni in AstraZeneca, pharma nella quale ha lavorato allo sviluppo clinico precoce di diversi composti oncologici.
Artios, fondata tre anni fa, ha ottenuto lo scorso anno un finanziamento da 84 milioni di dollari. Investimento al quale hanno partecipato anche aziende come Pfizer e Novartis.
Ciò che attrae le grandi aziende sono i programmi nella risposta al danno del DNA, un meccanismo simile a quello che ha portato allo sviluppo delle terapie come gli inibitori PARP.
Nel caso di Artios, Smith supervisionerà le small molecules candidate dell’azienda biotech inglese, inclusa la più promettente, che colpisce la DNA polimerasi teta.
L’interesse di Artios verso questo enzima si fonda sull’evidenza che queste molecole hanno un ruolo nel percorso di riparazione del DNA e sulla loro sovraregolazione in diversi tipi di tumori solidi.
Dunque, gli inibitori della polimerasi teta potrebbero uccidere in modo selettivo le cellule tumorali interrompendo il processo di riparazione del DNA di cui hanno bisogno per sopravvivere.
La combinazione dell’inibitore con la chemioterapia o la radioterapia, poi, potrebbe aumentare l’efficacia di questi candidati.