Gli sforzi di Allergan per calmare gli investitori, in particolare il fondo Appaloosa, si stanno moltiplicando in questi ultimi giorni.
La pharma con sede a Dublino ha assunto Bob Hugin, ex CEO di Celgene ed esperto di M & A, che dirigerà un nuovo team, del quale faranno parte tre membri del board di direzione, per “fornire una supervisione mirata su fusioni, acquisizioni, disinvestimenti e altre transazioni”.
La società ha anche rivelato di aver ridotto il compenso del CEO Brent Saunders a 6,6 milioni di dollari per il 2018, vero e proprio annus horribilis.
La cifra attuale corrisponde a meno di un quarto dei 32,8 milioni di dollari che il top manager ha percepito nel 2017.
Ma il nodo della questione, per gli azionisti come il fondo Appaloosa, è il doppio ruolo di Sanders, CEO e presidente della pharma.
In occasione della prossima riunione annuale di Allergan, che si terrà il primo maggio, gli azionisti valuteranno una proposta per richiedere “con effetto immediato” un presidente indipendente.
Ma, come sottolineato dall’analista di Credit Suisse, Vamil Divan, la proposta non è vincolante e “anche se fosse adottata immediatamente, l’effettiva separazione dei ruoli avverrà solo al momento della prossima nomina dell’amministratore delegato che non è ancora in agenda”.