Il trattamento per l’HIV a due farmaci di ViiV Healthcare (GSK) ha dimostrato la sua efficacia anche con una singola somministrazione mensile per via iniettiva.
Alla fine della scorsa settimana, ViiV ha infatti presentato i risultati di due studi che mostrano come la somministrazione per via iniettiva una volta ogni quattro settimane di cabotegravir e di rilpivirina (Edurant, prodotta da J&J), sia in grado di mantenere la soppressione virale negli adulti sieropositivi.
I dati faranno parte della richiesta di approvazione che ViiV presenterà alle autorità di regolamentazione entro la fine dell’anno.
“Se approvato, questo regime a due farmaci consentirebbe una sola somministrazione mensile alle persone che vivono con HIV. Si passerebbe così a solo 12 assunzioni di farmaci all’anno rispetto alle precedenti 365”, dice John Pottage Jr., chief scientific and medical officer di ViiV.
Gli studi, denominati Atlas e Flair, hanno rivelato efficacia, sicurezza e tollerabilità simili tra il regime a due farmaci di Viiv e la triplice combinazione.
ViiV ha anche divulgato dati sulle preferenze dei pazienti. Essi dimostrano che “quasi tutti i partecipanti che sono passati al regime iniettabile a lunga durata d’azione lo hanno preferito alla loro precedente terapia orale”, ha osservato Pottage.
La biotech di GSK ha già sul mercato Juluca, una combinazione di due farmaci approvata per i pazienti nei quali si è già ottenuta una soppressione virale, ma vuole espandersi ulteriormente.
La rivale Gilead, nel frattempo, sta ottenendo grandi risultati di mercato con il cocktail a tre farmaci Biktarvy.
Il prodotto ha incassato 1,18 miliardi di dollari nel 2018 dopo l’approvazione avvenuta nel mese di febbraio.
ViiV, che ha registrato importanti vendite per GSK, sta anche testando una combinazione di dolutegravir (Tivicay) e lamivudina (Epivir) in nuovi pazienti.
A giugno 2018 due studi di fase 3 hanno dimostrato che il tandem farmacologico non era inferiore rispetto alla tripla combinazione standard di Gilead.