Coherus BioSciences ha reso noto che l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti ha accettato di rivedere la sua petizione per realizzare una copia di Humira, il farmaco targato Abbvie più venduto per l’artrite. Le azioni di Coherus, specializzata nello sviluppo di biosimilari o nelle copie di farmaci biotech, sono aumentate del 16%, arrivando a 18,91 dollari. Quelle di Abbvie sono diminuite del 4% arrivando a 59,90 dollari.
Queste revisioni, note come Inter Partes Review (IPRs), permettono a chiunque di contestare la validità di un brevetto in modo molto più economico e rapido rispetto al ricorso presso la Corte federale degli Stati Uniti. Le aziende che hanno approfittato della procedura sono state un numero inaspettatamente alto da quando, nel 2012, l’Inter Partes Review è entrata in vigore.
“Crediamo nella validità dei nostri brevetti e continueremo a difenderli”, dichiara Abbvie. Le vendite di Humira, il farmaco più venduto al mondo, sono aumentate con percentuali a due cifre ogni anno, ma gli investitori stanno diventando sempre più ansiosi per i principali set di brevetti farmaceutici americani in scadenza a dicembre. Come risposta, Abbvie ha rafforzato la sua pipeline con l’acquisto di nuovi farmaci. L’azienda farmaceutica sta anche scommettendo su altri brevetti che potranno aiutare a evitare l’introduzione dei biosimilari più economici di Humira, fino ad almeno il 2022.