Nuovi, ottimi dati per Ninlaro (ixazomib) di Takeda nel trattamento del mieloma multiplo.
Nel corso del meeting dell’American Society of Hematology (ASH), la pharma giapponese ha presentato dati di un trial che mostrano come Ninlaro sia in grado di ridurre del 28% il rischio di progressione della malattia o di morte ad essa secondaria.
Il farmaco si è dimostrato efficace, rispetto al gruppo placebo, in pazienti adulti già trattati con alte dosi di chemioterapia e sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali.
Ninlaro è stato in grado di tenere a bada il mieloma per un periodo mediano di 26,5 mesi, rispetto ai 21,3 mesi del placebo.
Attualmente Ninlaro è utilizzato, in associazione con Revlimid di Celgene e desametasone, nei pazienti con recidiva di malattia già trattati una o diverse volte con altri farmaci contro il mieloma.
Nello studio, denominato Tourmaline-MM3, solo il 7% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi rispetto al 5% del gruppo placebo.
Questi bassi livelli di tossicità saranno elementi importanti per il futuro di Ninlaro, in particolare quando verranno presentati a sostegno della richiesta come farmaco di prima linea.