Novartis, Università della California(UCSF) e Broad Institute si uniscono per studiare il microbioma. La collaborazione durerà quattro e impiegherà 8,1 milioni di dollari, con l’obiettivo di mettere a punto- attraverso la bioinformatica e la biologia sintetica – strutture chimiche di composti capaci di agire nel microbioma.
Chiamata “Novartis-Foundry Sequence-to-Molecule Pipeline,” l’iniziativa di ricerca si avvarrà di una vasta gamma di strumenti e know-how, grazie a diverse importanti collaborazioni strette da Novartis. UCSF, MIT e Harvard University -che hanno contribuito a formare il Board – fanno parte del progetto.
Gli step
Il primo passo di questa impresa scientifica e industriale sarà quello di individuare le strutture chimiche delle decine di migliaia di molecole prodotte dai microbiomi. Step successivo sarà quello di valutare come le molecole ne influenzano la fisiologia, un processo che, a sua volte, potrebbe portare ad approfondimenti per lo sviluppo di nuove classi di farmaci.
La notizia del progetto di Novartis è stata comunicata durante la presentazione del National Microbiome Initiative (NMI), un progetto della Casa Bianca. Il Governo USA sta stanziando 121 milioni di dollari che dividerà tra alcune realtà che lavorano nell’area del microbioma . La Fondazione Bill e Melinda Gates ha stanziato ulteriori 100 milioni di dollari per il programma. Altri progetti privati – oltre a quello di Novartis – includono un’iniziativa della One Codex per creare un portale pubblico, e una di Johnson & johnson, con il Janssen Human Microbiome Institute.