Eli Lilly potrebbe cedere un gruppo di farmaci off-patent, che attualmente commercializza in Cina. L’indiscrezione arriva da Bloomberg. La transazione potrebbe fruttare una cifra compresa tra i 200 e i 300 milioni di dollari.
Un rumor che giunge in un momento in cui Ely Lilly sta cominciando a vedere i frutti del suo lungo lavoro di ristrutturazione. L’azienda ha lanciato 10 nuovi farmaci dal 2014, non solo nel settore del diabete, ma anche in mercati in grande crescita come quello oncologico e quello relativo alle malattie autoimmuni. Molti di loro hanno registrato una forte crescita durante il terzo trimestre 2018. Le vendite di Trulicity e del farmaco antitumorale Lartruvo sono aumentate rispettivamente del 55% e del 41% su base annua. Taltz, farmaco contro la psoriasi, è in crescita del 74%.
Anche il settore dei biosimilari sta andando bene. Le vendite di Basaglar sono cresciute del 38%.
Lilly sta affrontando anche altre sfide: alcuni suoi nuovi farmaci stanno infatti entrando in mercati estremamente competitivi. Per esempio, l’inibitore di CGRP di Lilly contro l’emicrania, Emgality, dovrà vedersela contro i rivali di Teva e Amgen.
Ad agosto la pharma americana ha pianificatolo spin off della sua animal health unit, Elanco . L’IPO è attesa entro la fine dell’anno.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)