Il tris di farmaci oncologici di grande successo di Roche, Herceptin, Rituxan e Avastin, ha ben difeso la propria posizione nel terzo trimestre 2018, nonostante l’attacco europeo dei biosimilari. E anche se è presto per dire che si tratta di un pericolo scampato, i vertici della casa farmaceutica svizzera sono convinti che la crescita ci sarà anche nel 2019. Grazie a una pipeline ricca, in cui spicca Ocrevus.
.Nei primi tre quarter del 2018, Herceptin, Rituxan e Avastin hanno fatto registrare vendite superiori a 5 miliardi di franchi svizzeri grazie alla forte crescita negli Stati Uniti e in Cina. Herceptin e Avastin hanno addirittura avuto una crescita del 2% a livello mondiale.
Lo stesso non può dirsi per l’Europa, dove nel Q3 le vendite di Herceptin e Rituxan sono scese rispettivamente del 21% e del 49%.
Come altre big pharma, anche Roche ha trovato nella Cina il motore principale del suo incremento dell’8% nei mercati internazionali nei primi nove mesi dell’anno. Roche ha ottenuto il massimo volume commerciale in Cina dopo aver ottenuto il rimborso per i suoi tre farmaci best-selling nel terzo trimestre dello scorso anno.
Perjeta e Kadcyla, due terapie HER2 contro il cancro al seno del portafoglio di Roche, hanno fatto registrare una solida crescita delle vendite del 2018. Perjeta è salito del 24% a 2,0 miliardi di franchi svizzeri.
Il farmaco contro la sclerosi multipla Ocrevus, che in precedenza Severin Schwan aveva definito come “il lancio di maggior successo nella storia di Roche”, è stato somministrato a 70.000 persone. Le sue vendite sono cresciute del 13% nel terzo trimestre, attestandosi a 633 milioni di franchi svizzeri. La società ha appena svelato una serie di dati quinquennali che dimostrano come i pazienti con sclerosi multipla recidivante presentino rallentamenti dell’atrofia cerebrale e della progressione della disabilità rispetto a quelli in cura con interferone.