(Reuters Health) – Bayer potrebbe esternalizzare alcune attività di ricerca dei farmaci per ridurre i costi e cercare così di far fronte al rallentamento della crescita. A dichiaralo è stato il CEO dell’azienda tedesca, Werner Bauman, lunedì scorso. Una posizione, quella del numero uno di Bayer, anticipata già nel corso di un incontro del gruppo nel quartier generale a Leverkusen, il 28 settembre.
In quella occasione Baumann ha parlato di una “prospettiva di crescita più debole nel settore farmaceutico e ha affermato che alcune spese per la ricerca potrebbero essere esternalizzate”, come ricordava una nota del consiglio direttivo.
Con i risparmi accumulati con una simile manovra, Bayer conseguirebbe avere un margine finanziario più ampio che metterebbe l’azienda tedesca – che quest’anno ha acquisito Monsanto per 63 miliardi di dollari – nella condizione di competere ad armi pari con le più grandi aziende farmaceutiche nell’acquisto dei diritti su promettenti medicinali biotech. I ricavi dei blockbuster Xarelto, anticoagulante, ed Eylea, una medicina per uso oftalmico, raggiungeranno, infatti, il picco di vendite nei prossimi sei anni, almeno secondo le previsioni.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)