Dopo un’IPO da 100 milioni di dollari, Allogene Therapeutics, specializzata in terapie CAR-T, ha quasi triplicato la somma, raccogliendo dal mercato 288 milioni.
La biotech è nata ad aprile con un finanziamento importante di serie A da 300 milioni di dollari e una serie di asset CAR-T allogeniche sviluppate presso Cellectis. Ci si sarebbe potuti aspettare una pausa ma questa è l’ultima cosa che hanno fatto i due co-fondatori della società, Arie Belldegrun e David Chang. A settembre, infatti, hanno ottenuto un finanziamento privato da $ 120 milioni e archiviata un’IPO per Allogene.
Lungo la strada, Arie Belldegrun e David Chang, co-fondatori ed ex dirigenti di Kite, hanno assunto come direttore finanziario Eric Schmidt, analista di lungo corso di Cowen.
Allogene spera di “seguire le orme di aziende come Kite, Juno e Novartis, ossia quelle che hanno aperto la strada alla terapia CAR-T con trattamenti autologhi”, dice Schmidt
Il candidato di Allogene UCART19 è un trattamento CAR-T targeting CD19 attualmente in fase 1 di studio su bambini e adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta (ALL). Allogene prevede di cominciare nuovi test nella seconda metà del prossimo anno. Ha scelto UCART19, oltre a una dozzina di altre attività CAR-T precliniche di Pfizer, concesse in licenza da Cellectis nel 2014 e nel 2015.
Il nuovo finanziamento farà avanzare una lista di candidati in fase iniziale, tra cui ALLO-715, una terapia CAR-T contro il mieloma multiplo, ALLO-819, in sviluppo contro la leucemia mieloide acuta (AML) e ALLO-501, strutturalmente identico a UCART19, ma prodotto in un modo diverso. L’obiettivo è quello di essere a punto con ALLO-715 e ALLO-501 nel 2019.