Con l’acquisizione di tre anti-infettivi da Novartis, si intensifica la pipeline di Boston Pharmaceuticals, l’azienda lanciata nel 2015 da Chris Viehbacher con 600 milioni di dollari di finanziamento.
Da allora Boston, sotto la guida dell’ex dirigente di Eli Lilly, Robert Armstrong, ha cercato le migliori risorse disponibili in qualsiasi area terapeutica alle prima fasi di sperimentazione, ma non oltre la seconda. Una strategia che si è tradotta, poi, in redditizie collaborazioni con Daiichi Sankyo e Pierre Fabre.
La ricerca di novità in campo terapeutico ha portato Boston a sedersi al tavolo con GSK e Novartis. Con quest’ultima, Boston ha sottoscritto un accordo per lo sviluppo di tre anti-infettivi, mentre con GSK si è accordata per cinque programmi, dopo la nomina di Emma Walmsley come CEO.