Il vaccino rVSV-ZEBOV, messo a punto da MSD contro il virus Ebola è stato utilizzato in diversi focolai in Africa e attualmente è impiegato per contrastare il virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, dove è stato assunto da oltre il 96% delle persone alle quali era stato offerto. Mike Ryan, assistente direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le emergenze, ha dichiarato in un solo giorno della scorsa settimana sono state distribuite 4.625 dosi. Secondo Ryan, il vaccino sta “trasformando” l’atteggiamento delle persone nelle comunità colpite. In precedenza, infatti, quando gli operatori sanitari arrivavano, gli abitanti dei villaggi erano terrorizzati e non avevano idea di quale sarebbe stata la loro sorte. “Ora portiamo il vaccino e la speranza – sottolinea Ryan – Se abbiamo un vaccino e terapie efficaci, allora penso che il terrore associato alle febbri emorragiche virali, e in particolare a Ebola, inizierà a diminuire e in fuituro riusciremo a contenere questi focolai in modo molto più efficace”.
Il vaccino di MSD è attualmente utilizzato in base a un protocollo di emergenza, in quanto ancora non in possesso della licenza ufficiale. L’ultimo focolaio nella Repubblica Democratica del Congo è scoppiato il 1° agosto, pochi giorni dopo che i funzionari della sanità avevano dichiarato la fine di quello precedente (fine maggio). Finora sono stati registrati 121 casi confermati o probabili e 81 morti.Una volta che il virus è stato confermato appartenere al ceppo Zaire, verso il quale rVSV-ZEBOV si è dimostrato efficace, l’OMS e il ministero della salute locale lo hanno rapidamente messo a disposizione. Funziona immunizzando tutte le persone venute a contatto con i malati e anche chi è stato vicino a queste persone. L’obiettivo è quello di interrompere la catena di trasmissione della malattia.