Con 535 milioni di dollari – di cui 275 subito e il resto in milestones legate allo sviluppo e alla commercializzazione – Biogen si è assicurata due candidati per la terapia delle malattie neuromuscolari messi a punto dall’azienda californiana AliveGen. L’accordo è stato annunciato in occasione della comunicazione dei dati del Q2. I due nuovi candidati farmaci hanno come target la miostatina, un regolatore della crescita e della funzione muscolare. Biogen vuole svilupparli per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale e della sclerosi laterale amiotrofica. Il blocco dell’attività della miostatina è stato proposto da anni per trattare determinate patologie muscolari, ma esperimenti di laboratorio hanno suggerito che, mentre questo blocco può aumentare la massa muscolare, non è detto che si traduca in un aumento della forza muscolare. I due candidati di AliveGen per il potenziamento dei muscoli – ALG-801, in uno studio di fase 1a, ALG-802 in sviluppo preclinico – sono proteine ricombinanti che funzionano in modo diverso rispetto agli altri agenti bloccanti della miostatina e, secondo Biogen, possono offrire maggiore efficacia e maggiore sicurezza.