Sviluppare un sistema che, iniettando direttamente candidati antitumorali all’interno della massa neoplastica, riesca a prevedere cosa accade nell’uomo, evitando di sprecare tempo e soldi nelle prime fasi di sperimentazione. È quello che ha in mente la biotech Presage, sulla quale hanno investito sei milioni di dollari anche aziende come Takeda e Celgene, portando il capitale totale raccolto a 26 milioni di dollari. Nelle fasi precliniche, attualmente le aziende farmaceutiche testano i farmaci su animali da laboratorio prima di passare alla fase I di sperimentazione sull’uomo, ma questo flusso di lavoro può produrre informazioni imprecise. I dati sui modelli animali, infatti, potrebbero non essere così completi da poter predire i reali effetti del farmaco sull’uomo. Presage vuole realizzare una sorta di “test ponte”, o fase zero, tra gli studi preclinici e la fase I di sperimentazione che dia indicazioni corrette sull’effetto del farmaco candidato sull’uomo. La metodica che la biotech sta mettendo a punto prevede la somministrazione di una piccola quantità di farmaco direttamente nel tumore solido, lasciandolo interagire per tre giorni. Successivamente, la parte trattata del tumore viene rimossa per l’analisi.
Notizie correlate
-
Abbott, nuovo sito produttivo all’avanguardia in Irlanda
Con un investimento complessivo pari a 440 milioni di... -
Confindustria DM, progetto Primary site. Barni: “Costruiamo insieme un ecosistema collaborativo con università, istituzioni, enti di ricerca, investitori e startup”
Entra nella fase finale Primary site, il progetto voluto... -
Il Gruppo Esaote espande la produzione in India
Il Gruppo Esaote rafforza la propria presenza in India...