Allergan: profitti superiori alle attese.Via al buy back

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Allergan Plc chiude in positivo, al di sopra delle aspettative, il primo quarter dell’anno. L’intento dichiarato sarebbe quello di andare al buy back per un valore di circa 10 miliardi di dollari e risollevare così il titolo. Da Dublino l’azienda fa sapere anche che il prossimo mese si dovrebbe chiudere l’accordo con l’israeliana TEVA per la vendita del settore dei generici. Un accordo che farebbe entrare nella casse di Allergan 40 miliardi di dollari, 8 dei quali saranno usati per saldare i debiti della società.

Una cessione vantaggiosa
Secondo gli investitori dopo il fallito accordo, impedito dalla legislazione americana, tra Allergan e Pfizer – che avrebbe permesso a quest’ultima di spostare la sua sede legare in Irlanda a fronte di una minore pressione fiscale – Allergan trarrebbe ampi benefici dal contratto di vendita con Teva. È cauta però la posizione del CEO Brent Saunders che in una conferenza con gli investitori ha dichiarato “interesse nell’identificare nuovi accordi che, con una spesa di qualche miliardo di dollari, possano rafforzare il business aziendale nelle attuali aree terapeutiche”.

Il buy back
Allergan, nota in passato come Actavis Inc (azienda che cambiò il suo nome assumendo quello di Allergan a seguito dell’acquisizione fatta nel 2015), ha stimato di riacquistare 4-5 miliardi di dollari di azioni nell’arco dei prossimi 6 mesi e anche di continuare ad acquistare nel futuro, se le condizioni di mercato lo dovessero permettere. Ad oggi, secondo i dati Thomson Reuters, il valore di mercato dell’azienda è di 84,4 miliardi di dollari. L’azienda nel primo quadrimestre 2016 ha guadagnato 3,04 dollari ad azione superando le stime avanzate dagli analisti che prevedevano un 3,01.

I possibile scenari
Secondo Chris Schott, analista finanziario di JP Morgan, “i risultati di questi primi mesi fanno intravedere per Allergan una posizione interessante dal punto di vista azionistico, soprattutto se l’azienda si muoverà verso valutazioni e accordi strategici”. Solo negli Stati Uniti, i guadagni sono cresciuti del 23% pari a 2.30 miliardi di dollari; una crescita pari al 60% di quella totale. L’azienda ha comunicato un introito netto di 186,1 milioni di dollari – 47 centesimi ad azione – rispetto ad una perdita dello scorso anno di 535.2 milioni, pari a 1,85 dollari per azione. In generale, i ricavi totali sono cresciuti del 48% (3.80 milairdi di dollari), leggermente inferiori a quelle che erano state le previsione di Wall Strett (3,95B$) .

 

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