Nel 2024 il numero di candidati farmaci in fase avanzata con previsioni di vendite superiori al miliardo di dollari – i cosiddetti “blockbuster asset” – è aumentato significativamente.
Ne rende conto il rapporto annuale di Deloitte “Measuring the Return from Pharmaceutical Innovation’“, elaborato sulla base delle spese R&D delle 20 principali aziende farmaceutiche mondiali dal 2020.
La società di consulenza britannica ha registrato un aumento del 53% di “blockbuster asset” nel 2024, con l’ingresso di 29 nuovi candidati di alto valore entrati nella pipeline in fase avanzata; ben 19 in più dell’anno precedente, che coprono diverse aree terapeutiche strategiche, come diabete di tipo 2, obesità, eczema e carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC).
In questi ultimi quattro anni il mondo farmaceutico ha assistito al successo commerciale degli agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1RA) di Novo Nordisk e di Eli Lilly per il trattamento del diabete di tipo 2 e dell’eccesso di peso. Successi che hanno sparigliato il mercato.
Semaglutide, venduto con i marchi Ozempic e Wegovy, ha fatto incassare a Novo Nordisk circa 8 miliardi di dollari nel 2024. Il farmaco- secondo un’analisi del Pharma Intelligence Center di GlobalData – è accreditato di una crescita esponenziale a 26 miliardi di dollari entro il 2031.
Tornando al rapporto Deloitte, la società di consulenza ha evidenziato come la media dei picchi di vendite previste per singolo asset siano aumentate di 510 milioni di dollari nel 2024, a fronte dei 353 milioni del 2023.
I nuovi farmaci GLP-1RA ad alto valore – entrati nella pipeline di ricerca e sviluppo – hanno anche contribuito ad aumentare il ROI per i produttori. Il tasso interno di rendimento previsto è salito dal 4,3% del 2023 al 5,9% del 2024.
“Nonostante la crescita prevista dei rendimenti sia incoraggiante – sottolinea Karen Taylor, direttrice del Deloitte Centre for Health Solutions. – le aziende devono continuare a migliorare le loro strategie di sviluppo per affrontare le complessità del panorama attuale. Ciò significa dare priorità alle aree in cui sono particolarmente necessari i nuovi trattamenti, garantire che le terapie con il massimo potenziale passino alla fase di sviluppo avanzata; inoltre, le aziende devono essere ancora più aperte alla collaborazione e devono dare priorità alle acquisizioni di piccole dimensioni e in fase iniziale”.