(Reuters Health) – Occhi puntati su Mylan e sul suo EpiPen, farmaco salvavita per combattere gli shock anafilattici, il cui prezzo è cresciuto a dismisura dal 2007 a oggi (da 100 a 600 dollari). La richiesta di avviare un’indagine, avanzata da alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti, si baserebbe proprio su questo fatto e sulla potenziale accusa di non aver rispettato gli accordi di sconto previsti dal programma federale sanitario Medicaid, che provvede a fornire aiuti agli individui e alle famiglie con basso reddito salariale. In un documento ufficiale redatto dal Dipartimento americano della Salute, alcuni senatori hanno chiesto chiarimenti proprio sulla classificazione di EpiPen per stabilire se si tratta di un generico (e quindi ‘non innovatore’) o di un farmaco brandizzato. Non è infatti chiaro se EpiPen sia un generico che possa rientrare nel programma o se sia considerato un nuovo farmaco approvato dall’FDA.
Cosa dice la legge
Secondo la legge in vigore, sia i farmaci generici che quelli brandizzati, quando provengono da un’unico produttore, possono avere uno sconto al massimo del 23,1%. Per i generici lo sconto è inferiore e arriva al 13%. Mylan si tira fuori dalle accuse dichiarando di essere in linea con i requisiti legali e le politiche di sconto in essere per Medicaid e che sta avviando l’iter regolatorio per far classificare EpiPen come un prodotto generico ‘non innovatore’. Secondo un’associazione di consumatori, l’azienda starebbe per lanciare sul mercato la versione generica del device con un costo molto inferiore rispetto alla versione brandizzata e pari a circa 300 dollari a pezzo. Le azioni della multinazionale sono crollate del 4,7% nell’ultima settimana e del 19% da metà agosto a oggi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)