Contraccezione: appello medici e cittadini per allineamento Europa

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Dal 26 luglio scorso è entrata in vigore una determina Aifa che inserisce in fascia C i farmaci anticoncezionali, prima in fascia A, gratuita e a carico del Ssn. E le associazioni, sia scientifche, sia di cittadini, lanciano l’allarme. In occasione della Giornata mondiale della contraccezione, Amica (Associazione medici italiani contraccezione e aborto) in collaborazione con Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo), a Sud, Udi (Unione Donne in Italia), Cittadinanzattiva, ha tenuto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati.

“Non ci sono state grandi reazioni, in particolare tra le donne, ho pensato a cosa sarebbe successo in un altro paese europeo come la Francia – spiega Anna Pompili di Amica – le donne italiane sono assuefatte all’idea che la contraccezione sia un fatto privato, che non riguarda lo stato o la comunità nella quale vivono”. La consulta consultori Roma, insieme ad Amica e altre associazioni, chiede la gratuità della contraccezione, già prevista per i consultori ma che non è pienamente attuata, almeno per le adolescenti e le donne in condizioni economiche precarie, l’allineamento del costo dei contraccettivi in Italia a quello medio dei paesi europei, più basso, e la possibilità di accedere alla contraccezione sicura dopo un’interruzione volontaria di gravidanza, oltre alla possibilità di aborto farmacologico in regime ambulatoriale e il potenziamento dei consultori.

 

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