Per ora, nell’ultimo trimestre, sembra che i prezzi dei medicinali per la sclerosi multipla di Biogen abbiano tenuto. Ma secondo gli analisti questo trend non durerà a lungo. Il CEO dell’azienda biotech, Michel Vounatsos, ha detto agli azionisti che Biogen è “impegnata a continuare a generare una crescita nei profitti” e per farlo l’intenzione sarebbe quella di “costruire nuovi canali di accesso al mercato”. Ma secondo l’analista di Bernestein, Ronny Gal, la strategia sarebbe da interpretare come: “stanno arrivando delle pressioni e ridurremo i costi della struttura per far fronte a questa difficoltà”.
Gal non è l’unico analista a prevedere una stretta sui prezzi. Prima di tutto, i formulari del 2016 hanno mostrato un calo della copertura complessiva per i farmaci contro la sclerosi, a causa dell’impennata dei prezzi. Le coperture sono scese al 54% dal 69% nel 2015, e ci si aspetta la correzione dei prezzi ogni volta che un nuovo prodotto entrerà nel mercato.
E di prodotti pronti a fare il loro ingresso nel mercato ce ne sarebbero diversi, incluso un nuovo farmaco di Roche, particolarmente temuto. Si tratta di ocrelizumab, che sarebbe commercializzato con il nome di Ocrevus, il primo medicinale in grado di migliorare la condizione dei pazienti con forme primarie progressive di sclerosi multipla e che potrebbe seriamente mettere in difficoltà le vendite dei medicinali Biogen.
Nel frattempo l’azienda biotech del Massachusetts tiene. Grazie a un aumento del 2,5% dei prezzi l’anno, Biogen ha registrato vendite per 2,28 miliardi di euro nell’ultimo trimestre.
Carly Helfand
(Versione italiana per Daily Health Industry)