(Reuters Health) – Calo del 6,6% nei profitti dell’ultimo trimestre per Abbott. Una riduzione dovuta, secondo quanto riportato dalla stessa azienda americana, ai maggiori oneri fiscali rispetto ai guadagni. Così, le azioni di Abbott sono scese del 2,1% a 69,51 dollari.
L’utile rettificato dell’azienda, però, è in linea con le aspettative degli analisti, dal momento che il calo delle vendite del settore farmaceutico è stato compensato dalla crescita dell’unità dei dispositivi medici. In particolare, il lancio di nuovi prodotti e l’aumento della richiesta di strumenti per il monitoraggio del glucosio hanno aiutato Abbott a incassare 2,82 miliardi di dollari, con un aumento del 12,1% delle vendite totali nel trimestre.
Il business farmaceutico – basato sulla vendita difarmaci generici in mercati emergenti come India e Cina – ha registrato un calo dell’1% a 1,16 miliardi di dollari, penalizzato anche da un dollaro forte. Gli utili netti sono scesi a 563 milioni di dollari, ovvero 32 centesimi per azione nel terzo trimestre, dai precedenti 603 milioni di dollari, o 34 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente.
Le vendite nette, comunque, sono salite a 7,66 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti di 7,65 miliardi. Abbott ha ristretto le stime sull’utile per il 2018, che prevede sarà compreso tra i 2,87 e 2,89 dollari per azione, rispetto al precedente 2,85 – 2,91 dollari.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)