“Dopo lo scandalo dell’Aspen a cui l’Antitrust il 29 settembre 2016 ha comminato una multa di 5 milioni per aver rincarato un farmaco salvavita oncologico del 1500%, il ministro Lorenzin ha parlato di un accordo di collaborazione tra l’Agenzia italiana del farmaco e l’Autorità Garante della concorrenza. Obiettivo: evitare pratiche commerciali scorrette da parte di aziende farmaceutiche a danno dei malati e del Ssn, attraverso pesanti speculazioni sui prezzo dei farmaci. Il forte rincaro dei prezzi in questo caso riguardava farmaci insostituibili per malati di tumore del sangue, in particolare bambini e anziani, il che rende la cosa ancora piuù grave e sgradevole”. È questo il pensiero di Paola Binetti, medico e deputato di Area popolare.
“Il ministro Lorenzin, rispondendo a un question time che io stessa le avevo posto – aggiunge Binetti – ha detto che proprio alla luce del caso posto, aveva dato indicazione ai vertici Aifa per stipulare un accordo inter-istituzionale che formalizzasse e consolidasse la collaborazione fra i due enti nel settore farmaceutico. Solo una forte integrazione tra gli organismi preposti alla tutela della salute può garantire che il diritto alla salute dei cittadini sia effettivamente tutelato e non raggirato. Non basta curare malati e malattie con farmaci sempre più potenti ed efficaci, ma proprio per questo sempre più cari, occorre combattere quel cancro della società che si chiama corruzione. A fronte di tante multinazionali del Farmaco che lavorano con una forte coscienza sociale oltre che con una invidiabile competenza tecnico-scientifica, ci sono episodi di malasanità che si annidano nella avidità di produttori che vedono solo soldi e numeri, dove altri vedono malati e gente che soffre. Il ministro la sottolineato la sua volontà di intervenire in modo strutturale nella determinazione del prezzo dei farmaci, perché solo così si può garantire davvero un accesso universalistico alle cure”.