Quando Paul Hudson ha assunto la guida di Sanofi nel 2019, ha delineato un piano ambizioso per modernizzare l’azienda e guidare la crescita a lungo termine. Per il 2023 sono previsti due lanci e 27 sperimentazioni.
Intervenendo alla J.P. Morgan Healthcare Conference, il CEO ha ribadito la strategia a quattro pilastri che aveva illustrato per la prima volta nel 2019: focalizzazione sulla crescita, leadership con l’innovazione, accelerazione dell’efficienza e ristrutturazione delle modalità operative dell’azienda.
Un anno come il 2023, con due lanci best-in-class e first-in-class come Altuviiio per l’emofilia A e Beyfortus per la RSV, rappresenta “il nuovo trend” per la pharma francese.
La potenziale data di approvazione di Altuviiio da parte della FDA è prevista per il 28 febbraio. Sanofi e il suo partner, Sobi, hanno presentato a marzo 2022 dati molto robusti sulla fase 3 del farmaco, che si propone come futuro concorrente di Roctavian di BioMarin e Hemlibra di Roche nel mercato dell’emofilia.
Nel frattempo, a novembre, Beyfortus ha ottenuto l’approvazione dell’EMA. Al momento, l’anticorpo è la prima e unica opzione di profilassi dell’RSV a dose singola per i neonati. Il farmaco può essere somministrato a qualsiasi bambino, anche a quelli nati pretermine, indipendentemente dalle condizioni di salute.
Al momento dell’approvazione, Sanofi e il suo partner per Beyfortus, AstraZeneca, hanno dichiarato di puntare all’autunno del 2023 per il lancio negli Stati Uniti. La FDA ha accettato la domanda la scorsa settimana e la decisione è prevista per il terzo trimestre del 2023.
E poi c’è Dupixent, da tempo la “stella splendente” del portafoglio immunologico di Sanofi.
Dopo l’ottenimento di numerose nuove indicazioni, il farmaco sta andando a gonfie vele, tanto che a marzo 2022 Sanofi ha alzato il suo obiettivo di vendite portandolo a oltre 13 miliardi di euro.
Il prossimo passo per Dupixent sarà la sperimentazione contro la broncopneumopatia cronica ostruttiva.