La Corte di Appello di Firenze ha assolto i fratelli Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, figli del patron Sergio Aleotti, nel processo Menarini in cui erano imputati di riciclaggio.
La Corte ha dunque riformato la sentenza di primo grado, con la quale Lucia e Giovanni Aleotti erano stati condannati rispettivamente a 10 anni e 6 mesi per riciclaggio e corruzione e 7 anni e 6 mesi per riciclaggio, disponendo anche il dissequestro dellla somma confiscata; circa un miliardo di Euro.
“Siamo felici di questa decisione della Corte d’Appello di Firenze che ha assolto Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti rispetto a tutti i capi d’imputazione – dice il portavoce della famiglia Aleotti – Sono trascorsi moltissimi anni dall’inizio di questa dolorosa vicenda, ma finalmente il Giudice ha riconosciuto l’estraneità degli azionisti di Menarini dai fatti per cui erano accusati ingiustamente. Ora Lucia e Alberto Giovanni Aleotti potranno continuare a dedicarsi alla crescita del Gruppo Menarini che conta più di 17.000 dipendenti e che, sebbene non sia stato coinvolto direttamente nel processo, ha subito certamente contraccolpi e gravi danni d’immagine, anche a livello internazionale, a causa di questa inchiesta”.
“Abbiamo accolto con soddisfazione la decisione della Corte d’Appello di Firenze che, in linea con quanto già deciso dal Tribunale di primo grado, ha riconosciuto la completa insussistenza dell’ipotesi di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale – osserva Carlo Colombini, membro del CDA di Menarini – È stato quindi nuovamente confermato che i prezzi dei farmaci Menarini non sono mai stati “gonfiati”, riconoscendo così all’azienda la totale correttezza del proprio operato”.